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  • Immagine del redattoreRedazione TheMeltinPop

Cose che so, cose che vedo

L'appuntamento settimanale con Tettamanti & Traverso

 


   

        Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou, Parigi

     

 di Stefano Tettamanti & Patrizia Traverso



Per anni ho saputo di non sapere. Più o meno dalla prima liceo, quando qualche insegnante di filosofia, spiegando Socrate (finalmente, dopo un mesetto buono di presocratici, si cominciava a capirci qualcosa), a «conosci te stesso» faceva seguire l’altro pilastro del suo insegnamento, quello che vuole l’uomo saggio consapevole dei limiti della propria sapienza, «tutto quello che so è di non sapere». Fino a poco tempo fa, quando, scendendo dal treno alla stazione centrale di Milano, un uomo saggio come e forse più di Socrate, guardandomi con gli occhi sbalorditi dopo un’ora e cinquanta (nessun ritardo quel giorno) di ininterrotte chiacchiere enciclopediche, mi ha detto: «Ma ti rendi conto di quante cose non sappiamo di sapere?»


Dalla prima liceo è passato un mezzo secolo abbondante. Così, se per tutto questo tempo ho saputo di non sapere, da qualche settimana so anche che non so di sapere. Siccome, come è noto, di ciò di cui non si può parlare è bene tacere, ho pensato di scrivere di alcune cose che so. Prima di dimenticarmele tutte.



 


Capitolo 4



Una cosa che so è che avevo vent’anni e non permetterò a nessuno di dire che quelli erano anni di piombo. La miope banalità di qualche giornalista convinto di essere uno storico (Montanelli e Cervi per dirne due) ha affibbiato l’infamante etichetta al decennio italiano che va grosso modo dal 1969 al 1979. Ai miei anni che vanno dai sedici ai ventisei. Ora, tutti sanno che ogni rigida partizione storica è superficiale e alla fine sbagliata, ma questa mi sembra la più rozza e truffaldina di tutte. Ricordo alcuni eventi relativi a quegli anni:

 

– esce il primo numero della rivista il Manifesto (1969);

– Corinna mi regala il libretto rosso di Mao (1969);

– esce Abbey Road, undicesimo album dei Beatles (1969);

– il festival di Woodstock (1969) battezza (1970) l’uccellino senza nome che già da qualche anno affianca Snoopy nelle più mirabolanti avventure;

– ricevo in regalo da mio fratello Walter il mio primo motorino, un Lui Innocenti celeste disegnato da Bertone (1969). Da allora non ho smesso di andare sulle due ruote e di essere libero;

– è approvato lo Statuto dei lavoratori (1970);

Miles Davis incide Bitches Brew (1970);

– sono al concerto dell’orchestra di Duke Ellington a Nervi (1970);

– il Cagliari di Manlio Scopigno e Luìs Riva vince lo scudetto (1970);

– Renzo Arbore e Gianni Boncompagni conducono su Radio 2 Alto gradimento (1970-1976);

Salvador Allende vince le elezioni in Cile (1970);

4-3 (1970);

Il signor G di Giorgio Gaber e Sandro Luporini esordisce al teatro San Rocco di Seregno (1970);

– nasce Medici senza frontiere (1971);

Eddy Merckx vince il suo terzo Tour (1971);

– esce da Rizzoli Fantozzi di Paolo Villaggio (1971);

Eugenio Montale pubblica Satura (1971);

– la Corte Costituzionale abroga l’articolo del Codice Penale che vieta produzione, commercio e pubblicità degli anticoncezionali (1971);

– esce da Einaudi la nuova edizione accresciuta di Operai e capitale di Mario Tronti (1971);

– Bobby Fischer è il nuovo campione mondiale di scacchi (1972);

– esce in Italia La cosa freudiana e altri scritti di Jacques Lacan (1972);

– con Gianni, Sandro, Roberto, Renzo e Maurizio, a bordo di due Cinquecento, vado per la prima volta a Parigi (1972);

– al forte Belvedere di Firenze si inaugura la grande mostra di Henry Moore (1972);

– esce Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (1972);

– esce in Italia Trattato di saper vivere a uso delle giovani generazioni di Raoul Vaneigem (1973);

– faccio il pizzaiolo a Montreal in Canada, Diane R. mi dice: “Je suis Quebecois” e scopro di essere nazionalista anch’io perché Novella Calligaris batte il record del mondo sugli 800 metri stile libero (1973);

– escono in Italia Effetto Notte di François Truffaut, Mean Streets di Martin Scorsese, Lo spaventapasseri di Jerry Schatzberg; American Graffiti di George Lucas, La stangata di George Roy Hill; A Venezia un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg; Jesus Christ Superstar di Norman Jewison, Papillon di Franklin J. Schaffner; Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman, Pat Garrett e Billy the Kid di Sam Peckimpah, Prima pagina di Billy Wilder; Duel di Steven Spielberg; 2022 I sopravvissuti di Richard Fleischer; L’ultima corvé di Hal Ashby; L’esorcista di William Friedkin; Una donna e una canaglia di Claude Lelouch; L’imperatore del nord di Robert Aldrich; Sterminate Gruppo zero di Claude Chabrol; Il lungo addio di Robert Altman; Casa di bambola di Joseph Losey; Paper Moon di Peter Bogdanovich (tutti, incredibilmente, del 1973, avevi ragione, Gallo, anno irripetibile);

– esce Storia di un impiegato di Fabrizio De André, con Verranno a chiederti del nostro amore (1973);

Elena Gianini Belotti pubblica Dalla parte delle bambine (Feltrinelli, 1973);

– al referendum sull’abrogazione della legge sul divorzio, il no vince con il 60% e vota quasi il 90% degli elettori (1974);

Felice Gimondi vince la Milano-Sanremo (1974);

– la Rivoluzione dei garofani mette fine alla dittatura fascista in Portogallo (1974);

Muhammad Alì vince per K.O. all’ottava ripresa il match di Kinshasa con George Foreman. Alì boma ye (1974);

Carmelo Bene mette in scena S.A.D.E. ovvero: Libertinaggio e decadenza del complesso bandistico della Gendarmeria salentina (1974);

– il Boston Women’s Health Book Collective pubblica in Italia da Feltrinelli Noi e il nostro corpo (1974);

Bob Dylan pubblica Blood on the tracks, con Tangled up in blue e Idiot wind (1975);

– Corrado Stajano pubblica Il sovversivo. Vita e morte dell’anarchico Serantini (1975);

Bruce Springsteen pubblica il suo terzo album, Born to run (1975);

Eugenio Montale vince il premio Nobel per la letteratura (1975);

Bruno Conti gioca 68 partite con la maglia del Genoa (1975-76 e 1978-79);

– Esce in Italia Monty Python e il Sacro Graal (1975);

Paolo Conte pubblica il suo secondo album, Paolo Conte, con Avanti, bionda, La Topolino amaranto e Genova per noi (1975);

Michel Tournier pubblica Venerdì o il limbo del Pacifico (1976);

Christo e Jean-Claude terminano nel nord della California l’installazione della Running Fence (1976);

– termina anche la mia analisi didattica con Romolo Rossi, non ho mai più riso tanto (1976);

– esce da Feltrinelli Krisis. Saggio sulla crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein di Massimo Cacciari (1976);

– esce il primo numero di Repubblica (1976);

– si inaugura a Parigi il Centro nazionale d’arte e cultura Georges Pompidou, opera degli architetti Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers (1977);

Patrizia entra nella mia vita per non uscirne più (1977);

– a Bologna si prende d’assalto il carrello dei bolliti del ristorante Al Cantunzein (1977);

– va in onda su Rai due il Mistero Buffo di Dario Fo (1977);

– entra in vigore la legge Basaglia (1978);

– viene approvata la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza (1978);

– il partigiano Sandro Pertini viene eletto presidente della Repubblica (1978);

– tradotto da Ettore Capriolo esce in Italia da Einaudi Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società di Susan Sontag (1978);

– con una tesi intitolata Alcuni aspetti di tecnica psicoanalitica in Sigmund Freud e Wilhelm Reich mi laureo in Filosofia, primo della mia famiglia;

– esce Apocalypse now di Francis Ford Coppola (1979);

Pietro Mennea è primatista mondiale sui 200 metri con 19”72 (1979);

– esce da Mondadori Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams (1979).

 

Ora, a me sembra che nessuna persona di buon senso, buona fede, buon gusto e buona volontà possa essere così cieco e superficiale da pensare che gli anni in cui sono successe queste cose siano stati anni di piombo.

 

 

 

             Henry Moore al Forte Belvedere di Firenze nel 1972



Foto di Patrizia Traverso (tranne dove altrimenti accreditate). Non è consentita la riproduzione.



Per chi si fosse perso i capitoli precedenti:



 

Genovese di madre anglo-bolognese e padre svizzero-comasco, Stefano Tettamanti agente letterario e traduttore, va più fiero dei libri che ha letto di quelli che ha scritto.


©Gianni Ansaldi

Patrizia Traverso, genovese, ha al suo attivo diversi volumi nei quali l’aspetto determinante è l’assemblaggio dei suoi scatti fotografici con testi letterari di poeti e scrittori, nel tentativo di sollecitare una riflessione, talvolta spiazzante, tra pensiero e immagine, parola e fotografia. Per questo le piace definirsi Fotonarratrice.

Tra i suoi titoli più recenti: Genova è mia moglie. La città di Fabrizio De André, Rizzoli e Andar per statue, a Genova e in Liguria in 85 tappe, il Canneto con Stefano Tettamanti.

Nel cuore di Genova. Viaggio nella città di Bacci Pagano, il Canneto, con Bruno Morchio e Gianni Ansaldi; Genova che scende e che sale. Itinerario zen tra ascensori, funicolari e crêuze, il Canneto, con Giampiero Orselli; Genova ch'è tutto dire. Immagini per "Litania" di Giorgio Caproni, il Canneto, con Luigi Surdich; La parola ai gatti, Lo sguardo e il gusto, Preferisco leggere, Tea; Camogli, companion guide e Golfo dei Poeti, companion guide, Sagep.

Le sue immagini sono pubblicate su quotidiani, riviste e libri (tra questi Archeologia industriale e architettura contemporanea nel porto di Genova, Ville in riviera tra ecclettismo e razionalismo, Grandi alberghi e ville della bella epoque nel golfo del Tigullio, Sagep).

Ha esposto in gallerie e musei in Italia e all'estero.


Insieme, Tettamanti & Traverso hanno firmato rubriche fotoletterarie su quotidiani e periodici di carta e online, pubblicato un paio di libri, viaggiato in tre quarti di mondo, condiviso una dozzina di case e quasi altrettanti traslochi durante più di quarant’anni di divertentissimo matrimonio.


Nota. Alcuni di questi testi sono stati pubblicati nel blog letterario di Chicca Gagliardo Ho un libro in testa, altri sono stati raccolti nel libretto Cose che so. Libri, pesci combattenti, scaloppine al limone, ancora libri e poco altro, L’amico ritrovato. La maggior parte sono inediti.

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