“Non guardare troppo dentro il fuoco, uomo! Non sognare mai con la mano alla barra! Non voltare le spalle alla bussola; accetta il primo avvertimento del timone che sussulta, e non credere al fuoco artificiale, quando la sua vampata fa apparire spettrale ogni cosa. Domani, alla luce naturale del sole, i cieli saranno limpidi. Quelli che luccicavano come demoni tra le fiamme forcute, il mattino li farà apparire assai più netti, più docili almeno; il sole glorioso, aureo e felice, l'unica vera luce: tutte le altre non sono che menzogne!”
Tutti sul ponte a scrutare l’orizzonte
Quanti di noi durante i lunghi giorni di reclusione domiciliare non si sono sentiti un po’ su una nave alla deriva, preda di un’infida bonaccia? E, anche se microscopico e invisibile, a chi non è sembrato di stare combattendo un’epica battaglia contro un nemico naturale, così come Achab contro la possente e inafferrabile Moby Dick?
In realtà molto abbiamo attinto in questi strani tempi dalla letteratura per trovare esempi, chiavi di lettura, consigli e tracce che ci mostrassero una via d'uscita dall'inquietudine. Mentre la scienza lavora per cercare una cura, la letteratura spiega e conforta e tenta di offrire qualche risposta. Il che non è poco, viste le prospettive.
Naviganti nel mare del web: nuovi luoghi per l'azione
Questi strani mesi di quarantena hanno alterato o modificato molte delle nostre consolidate abitudini, andando ad incidere sulla vita quotidiana delle persone, ma anche sugli appuntamenti economici, politici, sportivi di questo 2020, nonché su quelli culturali. Gli spettacoli, le presentazioni di libri, le mostre, gli eventi musicali, quando possibile, si sono reinventati e adattati nello spazio virtuale del web e dei social media, non rinunciando a lanciarci quei salvagente culturali di cui abbiamo dimostrato di avere un gran bisogno.
La caccia alla balena: una maratona letteraria
Ogni anno il New Bedford Whaling Museum ospita una leggendaria maratona di lettura del "Moby Dick" di Hermann Melville, riunendo tutti i più accaniti appassionati della lotta tra il capitano Achab e l’enorme balena bianca (che in realtà è un capodoglio). New Bedford, nel Massachusetts, è una di quelle cittadine della costa est degli Stati Uniti che, nel diciannovesimo secolo, l'industria della caccia alle balene rese tra le più ricche e che fa da sfondo alle scene d’apertura del romanzo.
“Call me Ishmael.”
“Call me Ishmael.” Chiamatemi Ismaele, chi non conosce l’incipit di questo avventuroso romanzo, pubblicato nel 1851 e divenuto uno dei riferimenti della letteratura americana? Il marinaio Ismaele narra la storia del viaggio della baleniera Pequod alla ricerca di Moby Dick, mitica balena bianca, con cui il vecchio e truce capitano Achab ha un conto aperto e da cui cerca vendetta. La lotta, quasi mitologica, tra il capitano e l’immenso cetaceo terminerà tragicamente per lui e per tutto l’equipaggio della Pequod, tranne che per Ismaele, che sarà l’unico a salvarsi. Una storia che rivela molto dell’animo oscuro che alberga nell’essere umano e nel suo rapporto con una natura che non si fa scrupolo a sfruttare per poi chiamare nemica quando essa si ribella.
Per 25 ore a caccia di balene
Nei locali del museo di New Bedford, interamente dedicato alla storia dell'attività della caccia alla balena, ogni anno la lettura del “Moby Dick” viene suddivisa tra numerosi volontari che, nell’arco di circa 25 ore, ne affrontano le pagine, capitolo dopo capitolo, alternandosi. Quest’anno però, a causa del lockdown, non è stato possibile soddisfare questo appuntamento nella modalità consueta e tanto attesa.
Per non privare i tantissimi appassionati, il museo ha deciso quindi di effettuare la maratona sul suo canale YouTube (per chi fosse curioso la trovate qui). La serie di letture è iniziata in streaming online il 16 aprile e si concluderà l'11 maggio, proponendo alcune delle letture riprese dalla maratona dell'anno scorso e le nuove letture eseguite da vari lettori a casa propria, riprese con smartphones e videocamere e inviate in occasione dell'evento. Non tutti i mali dunque vengono per nuocere: questo permetterà a tutti coloro che amano questo fantastico romanzo - e che non avrebbero avuto la possibilità di partecipare ad una di queste maratone - di godere dell’emozione di sentirne lette le parole.
Chi è la Balena Bianca?
Un mondo selvaggio, fatto ancora di istinti primordiali come la caccia, la sopravvivenza, la vendetta, la lotta contro pericoli reali e fantasmi. Il confronto tra noi e ciò che ci circonda, immensamente più grande, immensamente pericoloso, eppure abitante anch'esso di questo pianeta. Il confronto tra noi e quello che abbiamo dentro, non meno incognito, non meno oscuro.
In fondo, mai come oggi, un romanzo in cui cercare risposte.
Redazione TheMeltingpop.com
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