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Il nostro cuore volge al sud


di Arianna Destito Maffeo



L'importanza di andare a zonzo per una breve vacanza letteraria in Puglia, tra mare, ulivi millenari, scrittori, lettori e belle anime affini.


Si è appena svolto il quinto festival Terre Messapiche in Noir 2021 in Salento a Carovigno. L'emozione di ritrovarsi in presenza era tanta e, dopo tanto tempo, confesso che alla partenza muoversi e spostarsi con l'aereo ci ha regalato qualche brivido e un entusiasmo, misto a un po’ di ansia, come accade da ragazzi per le prime vacanze o come quando prendi l'aereo per la prima volta.


È stato davvero solo un attimo, il tempo di entrare in aeroporto ed essere catapultati nel vortice del check-in, delle code, degli occhi al cielo per l'impazienza e delle imprecazioni per quello che va storto.


È bastato atterrare nel funzionale e accessoriato aeroporto di Bari, fare una inaspettata coda per prendere la macchina affittata e già eravamo in modalità vacanza, verso il mare, lungo la dritta strada che ci accompagnava per le bellezze di Puglia.



Aperitivo rinforzato di Gabriella Genisi

La prima entusiasmante tappa nella casa di Gabriella Genisi, per uno speciale incontro, a cui tenevo tantissimo, con la scrittrice che ha raccontato le indagini di Lolita Lobosco. Era da tanto che non la incontravo, dall’era pre-covid, e confesso che dopo aver visto la serie tv tratta dai suoi libri, con la brava Luisa Ranieri, mi sono innamorata di Bari. Gabriella ci ha accolto con l’ospitalità del sud e con un aperitivo strepitoso, ricco di specialità pugliesi, ottima la focaccia barese accompagnata da un buon vino rosso ghiacciato, come si beve in Puglia. È stato davvero un degno benvenuto al sud e con noi hanno festeggiato anche i personaggi letterari protagonisti delle serie del noir mediterraneo, Bacci Pagano e Lolita Lobosco, e a sorpresa, anche la mia detective Andrea De Curtis che conoscerete tra qualche mese.


Fortuna che alla guida della Opel Corsa c’era mio marito Bruno, così ho potuto rilassarmi e brindare in allegria.



Castello di Carovigno

Siamo arrivati a Carovigno a tarda sera, verso le 23. Un po’ stanchi per il viaggio in cerca del nostro B&B, L’antico Ortale, che Google Maps si divertiva a farci circumnavigare senza farci mai raggiungere la meta.

A proposito, grazie alla signora che ci voleva aiutare a tutti i costi, anche se non aveva capito dove alloggiassimo, ma a Carovigno le persone sono quasi tutte così, anziché mostrarti la via ti accompagnano direttamente lungo la strada.



Il festival è iniziato col botto, si può dire. All’ultimo momento, per un “disguido” (chiamiamolo così) è stato necessario spostarsi dalla via principale alla favolosa terrazza di Arya Nobile Dimora, un luogo incantevole e suggestivo. Direi un’eccellente alternativa.

Il festival noir Terre Messapiche è organizzato dallo scrittore Gino Marchitelli, combattente per la cultura, e per una società più giusta. Lui ci crede in quello che fa e non può che circondarsi di belle persone che credono nel potere della letteratura e nel sogno di una società più giusta.



Liceo classico di Ostuni al Festival Terre Messapiche

Tra queste c’è Nicola Vita che anima Carovigno di eventi culturali e organizza reading letterari anche per valorizzare il territorio e stimolare la cittadinanza attiva, per salvaguardare i parchi e la natura come patrimonio di tutti. Ha scritto La resistenza è nel cuore, un romanzo autoprodotto il cui ricavato è devoluto in beneficenza per attività legate alle scuole e al sociale.



Gino a Marchitelli e Bruno Morchio

La prima serata del festival ha visto protagonisti Gino Marchitelli con Panico a Milano (Red Duck edizioni) e Gianluca Campagna con Mediterraneo nero (Mursia). Con gli autori hanno chiacchierato Bruno Morchio e Nicola Vita, introdotti da Athena Barbera, editor, traduttrice e scrittrice.

Presenti gli studenti e le studentesse del liceo classico A. Calamo di Ostuni che hanno partecipato con attenzione e letto con passione alcuni brani tratti dai romanzi. Grazie alla sensibilità e al lavoro delle docenti, Isabella Ayroldi e Lina Bianco.


Athena Barbera Gino Marchitelli Gianluca Campagna


La seconda intrigante serata si è svolta nella bella cornice della terrazza affacciata sul centro di Carovigno, con lo scrittore Roberto Gassi e il suo romanzo La foresta delle farfalle monarca (Les Flaneurs editore) introdotto da Mariflo Magli, insegnante e membro della giunta del Parco regionale delle Dune Costiere di Ostuni e Fasano.


La collaborazione del Festival con il blog Giallo e cucina TV ha permesso di trasmettere la diretta grazie all’appassionato e preparato Dario Brunetti.



Mariflo Magli Roberto Gassi

L’ultima serata si è conclusa nella via principale di Carovigno presso L’oasi del gusto, con la spumeggiante scrittrice Sara Magnoli e il suo Se è così che si muore (Bacchilega) e lo scrittore genovese Bruno Morchio con Voci nel silenzio (Garzanti), introdotti rispettivamente da Maila Cavaliere, docente e scrittrice e Antonella Tateo, avvocata ed ex assessora alla cultura di Carovigno. Le melodiche letture di Bruno Cabassi, musicista e amico di Lucio Dalla, hanno aggiunto interesse e catturato l’attenzione di tutti.



Maila Cavaliere Sara Magnoli Bruno Morchio Antonella Tateo


Grazie anche ad Elena Agosti per il prezioso supporto al festival.


Emozioni, torniamo alle emozioni. Ritrovarsi di nuovo, di persona, vedere un volto oltre lo schermo di un pc, incontrare vecchi amici e conoscerne di nuovi, commuoversi persino, perché creare connessioni tra anime affini è una delle esperienze più intense e appaganti, dopo la focaccia barese. Come l’incontro tra una intera famiglia di Taranto, venuta al festival per conoscere di persona la scrittrice Sara Magnoli, dopo che per mesi Sara e la studentessa di terza media, si erano incontrate sulle piattaforme social per discutere della tesina che aveva come argomento proprio il romanzo Dark Web (Pelledoca editore).

La gioia e la perfezione degli incontri. Momenti unici.

Ora è tempo di ritrovarsi e di godersi gli attimi insieme.



Bruno Cabassi

Scoprire e riscoprire luoghi nuovi. Immergersi nei boschi di ulivi millenari, trarre energia solo alla loro vista. O restare abbagliati dalla bellezza di Ostuni, dalle case bianche e le piazze che ricordano un altro mondo, un’altra epoca.

Certo la terra di Puglia merita più tempo per essere conosciuta per questo

torneremo e ci incontreremo ancora.



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