doppio
[dóp-pio] agg., s. (pl.m. -pi)
1 Che equivale a due volte la quantità, la grandezza assunta come riferimento
2 Costituito da due elementi uguali o diversi
Di nuovo lunedì, mi sembra che i giorni scorrano a velocità doppia! Ormai non mi basta più un caffè doppio per riuscire ad aprire gli occhi e nemmeno una doppia razione di zucchero a garantirmi le energie per affrontare la giornata. Non so voi, ma ogni mattina che passa faccio doppia fatica ad alzarmi dal letto. Così, nel tentativo di riprendere conoscenza, provo con una doppia colazione (e magari anche una terza, come gli hobbit ci insegnano), ma l’unico risultato che ottengo é di pesare il doppio del giorno prima, di ospitare un invadente doppio mento e di non riuscire nemmeno più a chiudere la mia giacca a doppio petto preferita.
L’impressione è quella di lavorare il doppio e guadagnare sempre meno, quando il nostro sogno sarebbe di poter lavorare di meno e ricevere il doppio dello stipendio. La vita è una giungla e la sfida per la sopravvivenza sempre più difficile. E invece di collaborare tra noi e cercare di giocare in doppio per arrivare a fine giornata, spesso mettiamo in campo la nostra doppia natura di esseri umani, capaci di grandi cose e di infime bassezze, impegnandoci magari a fare il doppio gioco per ottenere una briciola in più.
Il fatto è che si tratta sempre di una strada a doppio senso: oggi a te, domani a me. E non esiste una doppia morale per leggere la vita, ma – com’era il ritornello? – la morale è sempre quella. Sempre pronti a lamentarci, nella partita doppia della vita ci sembra che il nostro dare sia più del nostro avere, senza renderci conto che le due colonne sono legate a doppio filo. L’esperienza di chi ci ha preceduti dovrebbe averci insegnato che chiudere il cuore a doppia mandata non è utile nemmeno a noi e che a suon di tenere i nostri sentimenti migliori nascosti nel doppio fondo della nostra coscienza, finiamo per dimenticare di averli. E commettere un doppio errore, verso gli altri, ma anche verso di noi.
Nel frattempo è giunta la sera e dopo il lavoro, le commissioni, la spesa, l’aperitivo con gli amici, la passeggiata col cane, cominciamo a vederci doppio dalla stanchezza. Lasciati i problemi e i rumori del mondo fuori dalle nostre finestre a doppi vetri, finalmente raggiungiamo il divano per guardare la nostra serie preferita e davanti al protagonista che con moglie, figli, amante, impiego di facciata e incarico da spia internazionale conduce alla perfezione la sua doppia vita, non possiamo che domandarci come farà, visto che noi riusciamo a condurre la nostra unica a stento.
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