Libri che parlano d'estate, che la raccontano, che ce la fanno sentire sulla pelle, come il caldo del pomeriggio o un temporale improvviso. L'estate, evocata o vissuta, è una stagione ricca di suggestioni per la letteratura. E per i lettori.
«Gli alberi! Ci sono gli alberi!».
Il grido partito dalla prima delle carrozze percorse a ritroso la fila delle altre quattro pressoché invisibili nella nuvola di polvere bianca, e ad ognuno degli sportelli volti sudati espressero una soddisfazione stanca.
Gli alberi, a dir vero, erano soltanto tre ed erano degli eucaliptus i più sbilenchi figli di Madre Natura; ma erano anche i primi che si avvistassero da quando alle sei del mattino, la famiglia Salina aveva lasciato Bisacquino. Adesso erano le undici e per quelle cinque ore non si erano viste che pigre groppe di colline avvampanti di giallo sotto il sole. […] Si erano attraversati paesi dipinti in azzurro tenero, stralunati; su ponti di bizzarra magnificenza si erano valicate fiumare integralmente asciutte; si erano costeggiati disperati dirupi che saggine e ginestre non riuscivano a consolare. Mai un albero, mai una goccia d’acqua: sole e polverone.”
Il Gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
“Quando avevo quasi sei anni e Jem quasi dieci, d’estate il nostro raggio d’azione (sempre a portata della voce di Calpurnia)era limitato a nord dalla casa della signora Lafayette Dubose, che stava due porte più su di noi, e a sud dalla casa dei Radley, tre porte più giù. Non avevamo mai la tentazione di sconfinare: la casa dei Radley era abitata da un’entità sconosciuta; bastava descrivercela per farci rigare diritto per vari giorni. La signora Dubose, poi, era l’inferno scatenato.
Fu quella l’estate in cui capitò da noi Dill.”
Il buio oltre la siepe – Harper Lee
“In una torrida giornata dei primi di giugno il conducente della Turpentine Company, Sam Radcliff, un pezzo d’uomo alto sei piedi, dal rude viso maschio e dalla calvizie incipente, stava bevendo una birra al Caffè Stella Mattutina di Paradise Chapel quando il proprietario si fece avanti cingendo con un braccio quel fanciullo straniero.
“Ehi Sam”disse il proprietario che rispondeva al nome di Sydney Katz, “questo ragazzo ti sarebbe molto grato se tu lo conducessi fino a Noon City. È da ieri che sta cercando il modo di arrivarci. Puoi fare qualcosa per lui?”
Altre voci, altre stanze – Truman Capote
L’estate è il periodo in cui il corpo e la mente sono predisposti alla lettura. Da giovani, perché la scuola cessa di affannarci di compiti e lezioni e leggere può tornare ad essere quel meraviglioso esercizio di fantasia che stimola ai sogni. Da adulti, perché chiuso per un attimo il pensiero al lavoro e alle incombenze quotidiane un libro può rappresentare uno svago e un’occasione per evadere dalla realtà.
Tutti abbiamo sicuramente dei libri che ci ricordano estati passate, giorni di vacanza e di riposo, momenti particolari della nostra vita, che sono rimasti per noi indelebili perché legati a memorie piacevoli. Libri che magari portano ancora con sé l'impronta di un momento vissuto con spensieratezza: qualche granello di sabbia, un mazzetto di fiori secchi, un segnalibro fatto con una cartolina da un luogo di villeggiatura.
C’è chi aspetta di essere sotto l’ombrellone o ai piedi di un bell'albero frondoso per dedicarsi finalmente a quel classico che attendeva di essere affrontato da anni; c’è chi decide di rilassarsi con un bel giallo avvincente o una biografia intrigante; chi legge saggi di attualità o chi preferisce letture non troppo impegnative perché in fondo anche la mente ha bisogno di vacanza. Il libro è un perfetto compagno di viaggio, discreto e poco ingombrante, sempre pronto a salvarci dalla noia o dalle chiacchiere invadenti del vicino di sdraio.
Qualunque sia la lettura che prediligiamo, spesso ci ricordiamo dei luoghi e delle estati proprio associandole ad un romanzo in particolare, ad una storia da cui ci siamo lasciati coinvolgere e che ci è rimasta nel cuore, insieme all’odore del mare o dell’erba appena tagliata. Perché in fondo i libri sono un po' come conchiglie, piene di sussurri e di piacevoli echi.
Anche la Redazione di The Melting Pop si appresta a fare qualche giorno di vacanza e, preparando la sua Borsa Rosa, sceglie quali libri porterà con sé e che forse saranno il contrassegno di questa estate 2020.
E voi, quali libri metterete nella vostra Borsa Rosa? Da quali storie avete deciso di farvi accompagnare in questi caldi giorni estivi?
Ci sono anche per voi dei romanzi, delle storie a cui legate delle particolari estati nella vostra memoria?
Siamo curiosi! Scriveteci e fateci sapere la vostra, sarà così anche questo un modo per condividere esperienze di lettura, consigli e – perché no – ricordi d’estate.
Buona lettura!
Redazione The Melting Pop
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