Quanti dei buoni propositi dello scorso ultimo dell'anno abbiamo realmente portato a termine? Smetterò di fumare, andrò in palestra tre volte alla settimana, uscirò con gli amici molto più spesso, leggerò finalmente Guerra e Pace, farò quel trekking in Nepal che sogno da anni, mi prenderò più cura di quelle striminzite parvenze vegetali che ho lasciato agonizzare sul terrazzo, chiamerò la vecchia zia Tilde per il suo compleanno, riuscirò a cucinare il soufflé, chiederò un aumento perchè me lo merito, imparerò a suonare l'arpa birmana.
Potremmo andare avanti ad oltranza, perchè - come ben insegna il detto - di buoni propositi è lastricata la strada verso la frustrazione perenne e imperitura.
Allora perchè non fare il gioco al contrario? Visto che portare a termine ciò che ci proponiamo ci riesce così difficile, perchè non cominciare con il ripromettersi di non avere buoni propositi? Proviamo a dedicare alla quiete un po' del tempo - fisico e mentale - che useremmo per inoltrarci nell'oscuro e profondo ginepraio delle sfide impossibili. Ricominciamo ad avere rispetto per l'ozio, vituperato e accusato di essere padre di non ben qualificati vizi, ma portatore sano di riflessione, di pensieri nuovi, di idee. L'ozio, in dosi omeopatiche, è il dilatatore del tempo, è ciò che ci permette di osservare una nuvola muoversi nel cielo, nostro figlio che prova ad allacciarsi le scarpe da solo, il viaggio incredibile della formica con la sua briciola. Dare respiro alle nostre menti affollate, aprendo delle finestre virtuali per far entrare aria nuova.
E disegnare sogni che ci assomiglino.
Questo è l'augurio per il nuovo anno di THE MELTING POP.
BUON 2020 a tutti!
La Redazione
Arianna Destito
Antonella Grandicelli
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